domenica 2 novembre 2014

L'uomo e la donna o la donna e l'uomo

E una certezza da sempre, l'uomo e la donna nonostante insieme creano la prima cellula della vita, si fanno la guerra.
Lo dimostra questo antico proverbio latino, "mater semper certa, pater numquam".
Perché tutto questo. Secondo alcune statistiche, più di 100 donne l'anno, vengono uccise dai propri uomini. Secondo altre statistiche, il 10% dei bambini all'interno di una coppia non è figlio biologico del padre. Quando un padre per sospetto, fa il test del dna al proprio figlio uno su tre non ha la paternità biologica. Ad essere sinceri bisogna vedere come ci rimane la madre nei due casi restanti.
Tutto questo chi dice che amore e odio sono due facce dalla stessa medaglia.
La regola d'oro in questa storia mi sembra che amare non significa ricevere, ma dare, quando non si riscontra questa prova del 9 all'interno di un rapporto si può dare quasiasi appellativo, tranne quello di un rapporto basato sull'amore.

Ma veniamo alle donne, le ultime statistiche ci dicono che poco meno di 7 milioni di donne nella loro vita hanno subito violenza dentro e fuori casa. A questi fatti non si può che essere solidali.
Ma chiedo e mi chiedo, come mai ua sostanziosa parte di queste donne ed il loro indotto alle elezioni del 2001 ( anno in cui era possibile esprimere preferenze) non hanno votato donne in quanto tali? Anche se avessero scelto il proprio schieramento politico le donne avrebbero avuto maggioranze bulgare. Da qui sarebbe iniziato un cambiamento vero, ovvero: "le donne stanno con le donne".
Invece no, affinchè le donne potessero entrare in Parlamento, nelle aziende quotate e nelle aziende partecipate, hanno dovuto aspettare la gentile concessione di una legge delle camere parlamentari italiane a maggioranza maschile, le cosiddette quote rosa. In grandi linee, questi sono i fatti, ognuno da il senso che più vede, sia chiaro sia donne che uomini.

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